BILANCIO: IL COMUNE TAGLIA LE CONVENZIONI AI NIDI PRIVATI PER COPRIRE LA PROPRIA QUOTA SOCIALE IN ITINERA
Una grande dama cinese. Una quindicina di variazioni dal volume complessivo di oltre 600mila200 euro per la parte corrente e sette per la parte straordinaria per 170mila euro. Oggi il Consiglio comunale di Rimini sarà chiamato a votare un lungo, anzi lunghissimo, emendamento del sindaco al bilancio di previsione. Un emendamento ispirato dai dirigenti comunali in funzione di nuove spese dell’ultimo minuto.
Tra le novità interessanti l’aumento della quota sociale in Itinera di 68.140 euro, un aumento dovuto al fatto che il 17 maggio scorso l’assemblea dei soci nel definire il consuntivo 2011 ha deliberato per un contributo “di 199.368 euro di cui 137.694 a carico del Comune di Rimini”. Solo per capire di cosa si parla, vale la pena di ricordare, magari, che l’azienda ha già chiuso in rosso nel 2008 e nel 2009 e che se l’assemblea dei soci non avesse deliberato 115mila euro di contributi consortili da imputare a bilancio anche per il 2010 sarebbe andata allo stesso modo. E, alla luce del provvedimento della giunta la stessa identica situazione di ripropone per il 2011. Da dove si prenderanno questi soldi? Dal taglio di 137.140 euro alle convenzioni con i nidi privati (che ammontava a 382mila euro) e dai 36mila euro che il Comune incasserà in più dal servizio estivo dei nidi. Dell’operazione beneficeranno anche i nidi gestiti da Asp Valloni, che a causa della rivalutazione del costo per bambino peserà di più per il 2012, e il Ceccarini per cui è stata prorogata la convenzione fino a fine anno scolastico.
Tra le altre novità, produttività dei dipendenti: la parte variabile del fondo dei dirigenti si dimezza e va a finire nel Fondo variabile dei dipendenti: quanto? 21.520 euro. Per concludere (diciamo così) in eleganza: i famosi 42 mila euro dell’imu di lusso? Andranno al Valloni per servizi educativi dedicati a bimbi svantaggiati da zero a sei anni.
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